Il fantasma Gesù

Il fantasma Gesù
Ho letto con positività le dichiarazioni di un vescovo, che, quasi a riassunto di un anno di attività, conduceva un’intervista sui progressi sociali e caritativi dell’attività diocesana. Credo intendesse dire che era a livello con le necessità di aiuto sociale nell’operare della diocesi. Non riuscivo a individuare il “livello sociale” della Chiesa nel settore proprio dell’Eucarestia. Il livello sociale dell’Eucarestia corrisponde all’offerta eucaristica per l’agio della gente credente.
Io, come sembra che i miei lettori si siano accorti, sono un fissato su Gesù. Non ho trovato, in tutto il resoconto del vescovo, un accenno su Gesù. Mi ricordo che un giorno Gesù aveva affidato un compito chiaro ai suoi: “Andate e predicate il Vangelo!”. Non aveva affidato l’incarico della sociologia, della filosofia o del divertimento per gli adolescenti, o altro.
Vangelo, anche quel Vangelo che permea la carità, e attribuisce un valore nuovo, eterno, a ogni iniziativa di assistenza sociale. Il Vangelo di Dio è sotteso a ogni opera buona dell’uomo. Compito della Chiesa è quello di rendere chiaro, proclamato il Vangelo, anche quello nascosto sotto la beneficenza. Ciò non nega il valore dell’assistenza sociale, ma lo eleva.
Perché la paura di Gesù nella Chiesa di Gesù? Forse è la stessa paura degli Apostoli, sballottati in mare, che scambiano Gesù per un fantasma. Che Gesù sia il fantasma del ventunesimo secolo?
08 .01.18