Luce di speranza

Luce di speranza
Leggendo, durante questa settimana il documento conciliare “Gaudium et spes”, è consolante trovare la corrispondenza tra le nostre intuizioni stimolate dalla lettura del Vangelo, e il testo conciliare.
È anche bello vedere come le idee e le azioni di papa Francesco collimano con il dettato conciliare.
La titolazione stessa del documento “Gioia e speranza” è indice dello scopo: recare serenità, nel vivere Gesù dentro la società odierna. Gesù presente, per quanto non decifrabile dalla nostra povera mente. È un documento “ottimista”, profondamente ottimista, perché non basato su cose più o meno romantiche, ma sulla roccia eterna di Gesù risorto.
Sembra essere un documento-eco di papa Giovanni, che disapprovava i “profeti di sventura”, ossia i lamentosi sulle condizioni tristi della società e della Chiesa.
Oggi abbiamo bisogno di serenità, quando il papa avverte che siamo entrati nella terza guerra mondiale, guerra, che se allargata con i mezzi atomici, potrebbe essere l’ultima davvero. Orbene proprio all’interno dei diversi sfaceli, politici e religiosi, deve nascere la speranza in quel Gesù, che è risorto da morte e che salva ogni uomo, proprio perché ha realizzato in sé la possibilità e l’attuazione del risorgere.
Ogni creatura umana, porta in sé l’impronta dell’eternità. Una eternità futura, ma già iniziata nel presente, se il presente è materiato di fede e di amore. La scintilla di Dio è dentro ogni cuore, sebbene solo noi cristiani siamo capaci di vederla con la fede.
27.01.18