Eucarestia e Vangelo imbavagliati

Eucarestia e Vangelo, imbavagliati

Gesù mise e mette in guardia gli operatori “della salvezza”. Hanno nelle mani la chiave della sapienza (la verità di Dio), ma loro non vi entrano e “impediscono” agli altri di entrarvi.

Sappiamo che la Sapienza di Dio è arrivata a noi in Gesù. Gesù si è affidato alla sua comunità, cioè ai credenti in lui, affinché continuassero la sua opera di salvezza. I mezzi più cospicui dell’opera di Gesù affidata ai credenti, e a quelli che devono “confermare” i fratelli, sono enucleati in due poli, tra loro interagenti: Eucarestia e Vangelo. Dove troviamo opposizione, patente o velata, sbandierata come “opportunità pastorale” (!) a uno o a tutti e due tali poli, lì troviamo l’opposizione a Gesù, lo stracciamento del suo “abito”, ossia la eresia, figlia del diavolo, il divisore (diaballo).

Anche il clero cattolico, in tutte le sue gradazioni è nel pericolo di appropriarsi delle chiavi della sapienza, evitando l’Eucarestia o tacendo il Vangelo, magari per sostituirli con le devozioni o perfino con la teologia. Così Gesù scompare dagli altari, e nascono strane teologie o, addirittura, nessuna teologia.

Sorge l’enorme responsabilità del clero, soprattutto di quello che dicono sia l’alto clero.

Però nessuno di noi è del tutto protetto da questa triste responsabilità. Dove stanno la messa e la comunione frequente? Essa è sempre più relegata nei monasteri. Dove sta l’amore del Vangelo, quel Vangelo che non si trova, almeno come libretto, nelle famiglie? Insomma: dove si trova il nostro Gesù?

25.10.17