Nella diversità la verità

Nella diversità la verità
Ho udito le persone che dubitano della verità del Vangelo, perché i singoli evangelisti riproducono lo stesso avvenimento in modo diverso.
Proprio questa diversità aumenta l’oggettività dell’evento. Se i singoli evangelisti ripetessero l’evento con le stesse parole, ci sarebbe da dubitare come se essi dipendessero da un’unica agenzia inventrice.
Non c’è giornale che non riporti in modo singolo lo stesso fatto. Ognuno lo descrive a modo suo. Ciò depone per l’inconsistenza del fatto, oppure proprio per la sua verità?
I singoli evangelisti riproducono a modo loro, ciò che le singole comunità avevano recepito pure a modo loro dall’annuncio dei propagandisti del “Vangelo”. Proprio la loro differenza, dona un aiuto in più alla nostra fede.
Anche gli storici dell’antichità riferirono lo stesso evento in modo diversi, altrimenti non ci sarebbe motivo per credere allo stesso evento, raccontato da Tito Livio o da Tacito.
Arzigogolare sui Vangeli applicando schemi critici, difficilmente ci aiuta ad assaporare il Vangelo, immettendoci in esso per incontrare Gesù, il nostro Salvatore.
Il Vangelo è luce, e solamente gli occhi limpidi la vedono. Gli occhiali da sole la falsano.
Il Vangelo è luce, che, abbracciato, ci rende luminosi.
È proprio vero e sperimentato, come recita il salmo: nella tua luce, vediamo la luce. Lui è venuto affinché i ciechi vedano, e chi pretende di vedere rimanga cieco.
A noi viene un sole dall’alto, per illuminare quelli che stanno nelle tenebre.
28.03.18