Demonizzare il piacere

Demonizzare il piacere?
Il piacere fa parte della volontà di Dio creatore. Le fonti del piacere le ha create lui: sono il Paradiso terrestre, nel quale Adamo ed Eva, freschi di creazione, sono inseriti: l’Eden.
Le fonti del piacere sono espresse a diversi livelli: piacere corporale, piacere intellettivo, piacere spirituale. Sono fonti provvidenziali, tutte all’interno dell’unica creatura. Nessun piacere, che sgorga dall’uso del corpo, della mente o dello spirito, è disdicevole e proibito, perché ogni piacere è nella vita delle persone.
Il piacere fisico è quotidiano: il piacere del dormire, del mangiare, del sesso, del camminare, del godere la luce, ecc., è insito nella stessa vita di base.
Il piacere intellettivo del conoscere, dell’inventare, del creare, del risolvere i problemi, dell’orientarsi nella natura, ecc., è un dono di Dio, che ha posto nell’uomo la facoltà del conoscere e dell’amare.
Il piacere spirituale concerne tutte le sensazioni dell’esistenza: l’esserci, l’orientamento nell’esistenza, l’amore alla bellezza, alla bontà, alle persone, la speranza per il futuro, ecc.
La vita è ricca di piaceri, che sono vissuti nell’ordine. Il mangiare, per esempio, provoca il godimento della sazietà; il mangiare eccessivo provoca il dolore dell’indigestione. Ogni piacere cercato, anche spasmodicamente in se stesso, provoca disordine e, alla fine, scontentezza.
Che dire di una certa ascetica, che contrappone ogni piacere alla “vita secondo lo spirito”? È un’ascetica non necessariamente biblica e riconoscente al Creatore, perché tende a vedere il male nell’opera di Dio.
26.02.18