Gioia inusitata, reale

Gioia inusitata, reale
Il vivere ci dona gioia. Il vivere, pensando, amando, divertendoci, mangiando, dormendo, lavorando. Nulla può pagare la gioia del dono della vita, nell’età e nelle condizioni, nelle quali, per dono di Dio e per l’affetto di chi ci è vicino, noi ci troviamo.
Inoltre, almeno talvolta, sperimentiamo una gioia maggiore, quando ci scopriamo di essere figli di Dio, compartecipi della vita di Gesù.
Quelle rare volte che accogliamo lo stimolo dello Spirito Santo, che ci persuade di fermarci un po’ per cogliere il nostro essere tuffati nel Padre, e il suo penetrare in noi (come? Lo sa lui, e questo è tutto!), allora sentiamo come un distenderci nella vita in una situazione indicibile, commovente, tranquillizzante. Cogliamo la nostra realtà di essere figli di Dio, fratelli di Gesù, come ci assicura la fede.
Sentiamo che ogni nostra azione, ogni nostro respiro cambiano colore e suono. Non si sa come, ma si sa che avviene. La fede nella persona di Gesù, presente nel Padre, nel Vangelo, nell’Eucarestia, ci ha preparato a questa gioia. Solo la fede in Lui. Non la fede in noi, nelle nostre capacità di sentire o di pregare. La fede, che può perfino iniziarsi con uno sforzo, ma che, o prima o poi, ci fa volare. Una fede in ogni azione dello Spirito di Dio in noi, quasi a cominciare dal nostro chiedere misericordia. Misericordia sia per le mancanze e per i peccati, dei quali siamo consapevoli, sia per le innumerevoli storture egoistiche, che lentamente, giorno per giorno, stiamo scoprendo. Ormai siamo così vicini a Dio che il nostro peccato non ci umilia, ma ci colma di riconoscenza al Padre, il quale, appena gli abbiamo confidato le nostre storture, ci abbraccia nella gioia! Gioia di vivere Dio!
04.04.18