Tutto verso Dio

Tutto verso Dio
Le intenzioni, quando si agisce, possono essere molteplici. Il Vangelo ne ricorda due, le principali: quelle dei farisei che operano per farsi vedere (ambizione), e quelle di Gesù, che opera per Dio (fare la sua volontà). Gesù ci indica di agire per Dio, pensando a lui nel compiere la sua volontà.
Però ci sono persone che non operano per ambizione (guardate come sono bravo!), però non indirizzano a Dio coscientemente le proprie azioni. Sono in una posizione inutile, in una vita sprecata? Non vogliono opporsi a Dio, ma non sanno come rapportarsi a lui. E allora?
Noi ci troviamo in una condizione, nella quale spesso aiutiamo altri poco o tanto (con una telefonata o con una nottata passata accanto a un ammalato), allora Gesù interpreta nel modo positivo il semplice agire: “Quando ti abbiamo aiutato?” “Quello che avete compiuto per il più piccolo l’avete fatto a me!”.
Allora tutto si colora di eterno. Lo spignattare, il bucato, il saluto, l’evitare le infrazioni stradali, la vita professionale… l’avete fatto a me!
Ci sono anche le forti deviazioni, soprattutto quando l’unico scopo è la ricchezza. Il mammona è contro Dio.
Però ci sono delle azioni che ci piace compiere, per il gusto di compierle, per sollecitare la nostra creatività, sia che poi siano a beneficio del prossimo o a “gloria” esplicita di Dio. Queste azioni sono positive, negative oppure neutre?
Sono positive, perché sono obbedienza a Dio, che ha creato l’uomo “affinché operi” come dice la Bibbia.
Sono adorazione a Dio! Nell’obbedirgli.
23.07.18