Prolunga di Gesù

Prolunga di Gesù
Ciascuno di noi, e tutti noi, che crediamo in Gesù, proseguiamo la “sua” chiesa nel tempo. È l’impegno e il valore del nostro vivere.
In me, in noi, continua Gesù nel tempo. Tragica la svista di taluni cristiani, che addossano sui preti e sui vescovi il compito (e l’inconcepibile grazia!) di essere continuatori di Gesù, dispensando il “laico credente” (contraddizione in termini?) dal sentirsi ed essere Gesù nella storia.
Nella nostra fede, prodotta con la presenza attiva dello Spirito Santo, sta la forza di essere il presente di Gesù, e quindi la missione di vivere Gesù nella Chiesa per tutta l’unica comunità dei credenti, e nel cosmo e per tutto il cosmo. Vera nostra altezza, non cambiabile con altre povere altezze del mondo.
È un semplice impegno, che richiede soltanto l’essere esistenti di battezzati.
Leggo nei giornali abbastanza spesso articoloni sugli “scandali” del clero, dei vescovi, dei cardinali. Articoli scritti con turpe compiacenza. L’articolista spesso è un battezzato, magari un po’ fedigrafo, e non si sente in lui il bisogno di supplire in qualche modo al male che sta descrivendo, con la propria virtù e con la propria fede. Eppure l’esser a conoscenza di qualsiasi male, prodotto dagli uomini, nostri consorti davanti a Dio, richiederebbe pietà e preghiera, per ricucire gli strappi morali di qualsiasi uomo, e soprattutto gli strappi morali dei nostri consorti nella fede.
Anche la misericordia nostra, è un prolungare la misericordia di Gesù nella storia.
13.08.18