Esigenza di unità

Esigenza di unità
Rivestitevi (enduo) del Signore Nostro Gesù Cristo. Per non prendere superficialmente quel “rivestitevi”, credo opportuno richiamare un altro passo scritturistico, nel quale troviamo il vocabolo “rivestire”.
“Sappiamo infatti che la nostra casa terrestre [fatta] di tenda sia distrutta, da Dio abbiamo un edificio, cioè una casa eterna non fatta da mano d’uomo, [ma] eterna nei cieli. E infatti in questa [tenda] sospiriamo la nostra abitazione, quella del cielo, desiderando di essere supervestiti” (2 Cor 5, 1-2).
“È necessario che questo [corpo] corruttibile sia rivestito d’incorruttibilità, e questo [corpo] mortale sia rivestito di immortalità” (1 Cor 15, 53).
Insomma la grande rivoluzione avvenuta in Gesù (Dio-uomo) si perpetua reciprocamente in noi (uomo-Dio). L’esito è mirabilmente uniformante. Dio è uno. Non solo Uno in tre Persone, ma uno, che unisce in sé quanto ha progettato (volontà) sia in cielo che in terra. Noi tutti, cielo e terra, navighiamo dentro l’unità di Dio. La nostra vita è nascosta con Cristo, in Dio. Il profondo desiderio degli uomini e delle donne di sfuggire la solitudine, solo il Padre lo può appagare. Lo appaga con il suo Amore, e lo appaga attraverso l’amore che Gesù ha introdotto nel mondo. L’esigenza dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo, non è un comando imposto, ma il modo previsto e prodotto da Dio nello Spirito, che rende noi capaci di osservare il duplice “precetto” dell’Amore di Dio e dell’amore al prossimo.
Dio con noi, noi con Dio nella misteriosa realtà dell’Amore.
18.12.18