Battesimo di Gesù, nova era

Battesimo di Gesù, nuova era
Il battesimo di Gesù segna per lui e per la nostra fede un felice passaggio cruciale.
Gesù fa il viaggio dalla Galilea, dove trascorreva la sua esistenza, fino al Giordano proprio allo scopo di essere battezzato da Giovanni. L’intenzione è chiara. Sappiamo che il battezzatore Giovanni si schermi-sce: “Sono io che devo essere purificato da te, e tu invece vieni da me!”.
Quando gli Apostoli, dopo la Risurrezione di Gesù, incaricano una persona, questa deve essere stata presente con loro fino dal Battesimo di Gesù., ossia dall’incontro di Gesù con Giovanni. Perché da questo momento si inizia la missione aperta di Gesù.
Comunque Gesù tacita Giovanni (il giusto secondo la legge), con una frase rivelatrice: “Lascia per ora”. Questa non è un semplice dire “passa sopra per il momento”. Poi arriva la spiegazione del “momento” importante: “In questa maniera, conviene a noi due, di completare tutta la giustizia”.
Completare la giustizia per trovare la salvezza (giustizia) secondo la Legge?
Oppure: con quest’atto noi chiudiamo il tempo di “quella” giusti-zia? Anzi “tutta la giustizia”.
Il tempo (legge, culto) è compiuto, perché il regno di Dio è vicino (presente). Le parole che Dio pronuncia sono chiare: si inizia un’era ine-dita.
Lo Spirito di Dio discende, e una “voce ecco dai cieli, la quale di-ce: ‘Questo è il figlio mio, l’amato, in lui mi compiacqui’” (Mt 3, 17). Mar-co dice: ”Tu sei il figlio mio l’amato” (Mc 1, 11) in un discorso quasi diretto di investimento. Durante la trasfigurazione, la stessa frase si arricchisce con un imperativo: “Ascoltatelo!”.
Con Mosè Dio parla come a un amico (Es 33, 11). Qui parla al Figlio!
12.01.19