Gesù allontanato

Gesù allontanato
Venite a me, voi tutti: Gesù parla, ed è consolante rivolgerci a lui, quando qualsiasi idea o qualsiasi persona ci distolgono da Gesù.
Anche un certo modo di esprimere il rispetto del sacro può allon-tanarci da Gesù. Una religione e una dottrina hanno la capacità di allon-tanarci da Gesù, nostra unica salvezza.
Infatti un’esaltazione religiosa del senso del sacro, può ostacolare l’impatto con il Salvatore. Quando Gesù è considerato un “oggetto sacro” da trattare con accortezza e con timore, allora scompare il senso dell’incarnazione. Il sacro è luogo riservato alla divinità, e, per accedervi, è necessario togliere i calzari (Mosè), o lavare i piedi (Maometto). Sem-bra proprio che il terreno del sacro bruci, e che è necessario entrarvi con ogni precauzione. Riti purificatori di ogni tipo, sono necessari per rag-giungere con difficoltà colui che dice “Venite da me”, e che si lascia ba-ciare i piedi da una “peccatrice”. Mentre è proprio perché peccatori ci vuole con sé, medico e salvatore.
A questo truce “senso religioso”, si aggiunge una certa dottrina, ancora corrente, che sottolinea il peso del peccato, dimenticando il peso della grazia. Essa esalta il peso del peccato per allontanare dalla legge-rezza della grazia. “Il mio peso è leggero!”. Però una congerie di dottrine severe, di leggi restrittive, ci tengono distanti da quel Logos divenuto “carne”, e che, per togliere ogni difficoltà nel penetrarci, si è fatto pane. La dottrina nota tutti gli impedimenti a mangiare questo pane: dal digiuno eucaristico, al novero di peccati che ci impediscono il contatto con quel Gesù, che è sempre a contatto con noi.
Ma Gesù è sempre, ogni momento, il liberatore.
02.02.19