Ritorno della misericordia

Ritorno della misericordia
Chiedo: quando mi accosto al “sacramento della riconciliazione”, io cerco meramente un rito che mi scolpevolizzi, o un incontro con la Misericordia, che è il Padre?
Forse la troppa educazione a evitare i peccati, ha soffocato il luogo della misericordia. L’educazione cristiana, quando cerca di presentarmi il Dio presente, mi ha abituato a quel Dio, che è Misericordia?
Ogni giorno, ogni momento dovrei risvegliare la mia fede, la mia fiducia, il mio abbandono nel Dio-Misericordia. Forse l’essere stato educati ai precetti da osservare, o tutt’al più alla misericordia di Dio, mi ha nascosto la presenza di quel Padre, che è misericordia.
Urge chiedere allo Spirito, che solleciti in me il bisogno di misericordia e il gusto della misericordia.
Per assaggiare il gusto della misericordia, mi pare opportuno e urgente gustare il mio usare e vivere la misericordia. Tale assaggio nasce forse dal mio ricordare la mia povertà.
“Mi alzerò e andrò da mio Padre, per ricevere da lui almeno la possibilità di vivere a casa sua come un operaio”.
Il Padre accende il proprio amore misericordioso, per farlo trasmodare in una festa. Quindi non solo la “festa della perdonanza”, ma la festa di un banchetto. La misericordia di Dio sfocia nella festa: come in cielo (gioia trinitaria perenne!) così in terra.
Rieducarmi alla misericordia, non significa un entrare nel pianto del pentito, ma un entrare, a pieno titolo, nella “gloria” trinitaria.
11.04.19