Fare la verità

Fare la verità
Perché Gesù mi chiede di fare la verità, e non soltanto di accettare la verità? Ossia essere autore di verità, e non soltanto utente?
Chi fa la verità arriva alla luce.
Gesù è la verità. Io devo fare Gesù per raggiungere la luce. Io faccio la verità, quando aderisco a Gesù, a quel Gesù che s’impegna con “in verità, in verità vi dico”.
La mia adesione alla verità non è adesione a un principio astratto, né solamente alla Legge di Mosè, o ai suggerimenti soavi delle beatitudini, ma alla persona che proclama quelle beatitudini, e che nelle beatitudini ha versato tutto se stesso.
Fare la verità coincide, per il credente a essere tutto di Cristo, ossia a essere cristiani, o cristici. L’unica nostra verità certa è Gesù. Le altre affermazioni, che vantano la pretesa di essere certe, sono sì e non piccoli lacerti di verità. Gesù è verità piena, totale.
Già il profeta diceva che solo Dio è verità sicura, mentre le altre verità sono come pozzi senza fondo che non contengono l’acqua.
Fare Gesù per raggiungere la luce, può apparirci arduo. Gesù allora, nel suo amore che non vuol perderci, ci indica anche delle scorciatoie, tutte a nostra portata. Sono scorciatoie quotidiane. “Ciò che avete fatto a questi piccoli, l’avete fatto a me!”.
I piccoli che ci attorniano sono innumerevoli. Perciò sono una provvidenza, affinché arrivare alla luce sia agevolato.
Forse è opportuno chiederci se ci interessa la luce. Perché il fare la verità è in relazione alla luce.
Dio è luce. Ci interessa Dio, e, in Lui, la nostra salvezza, la nostra gioia, la nostra piena beatitudine?
14.04.19