Completarsi

Completarsi
Gesù parla anche del celibato scelto. Il versetto 12, del cap. 19 di Matteo, riporta una frase un po’ forte di Gesù. “Vi sono eunuchi… che si resero tali da sé per il regno dei cieli”.
Eunuco: persona priva oppure privata degli organi genitali, per essere adibita a qualche mansione particolare, a qualche servizio impor-tante, affinché non sia distratta dalle proprie incombenze della famiglia e dei figli.
Per Gesù quindi esistono gli eunuchi che si dedicano esclusiva-mente al regno dei cieli. Gesù parlava anche di se stesso. Il celibato per il Regno, la decisione di non unirsi a una persona di sesso opposto, per essere più liberi nel dedicarsi al bene religioso o sociale.
Il problema sorge quando il celibato è una condizione non scelta, quella che oggi è indicata come “single”. L’eunuco ha un compito, il single è in una condizione.
Alcune persone riescono a rendere attiva la stessa condizione. Mi insegnavano questo escamotage con la frase: “Si non es vocatus, fac ut voceris” (Se non sei chiamato, procura di farti chiamare).
Altre persone, che sentono il bisogno di completarsi con “l’altro/a”, sembra che abbiano paura di “oltrepassare” il confine. Guardano oltre, ma non si lanciano. Vivono una vita di insoddisfatti, dolorosa.
Altre persone si incontrano con insoddisfatti, del proprio o dell’altro sesso. Si accordano o per una convivenza omosessuale, o per una convivenza forzata e triste.
14.01.19