Sacra Scrittura

Sacra Scrittura  

La chiamiamo “Sacra Scrittura”, ossia uno scritto che riguarda “il sacro”, l’area fuori dal profano, riservata alla relazione di Dio con l’uomo e dell’uomo con la divinità.

Se è “sacra” è forse prodotto divino? Siamo certi che Dio, creando Adamo, non gli insegnò l’alfabeto e la grafia. Dio si interessò fondamentalmente della salvezza della sua creatura, della sua felicità: attenzione di non mangiare di quel frutto, altrimenti morirai!

La Scrittura, ebraico-cristiana, non è un prodotto finito, confezionato per intero e calato impacchettato tra gli uomini. Questa triste affermazione purtroppo è stata propugnata da un’altra parte, quella parte che addirittura afferma che in cielo si parli arabo (come fanno gli angeli a comprendersi, loro che non hanno studiato l’arabo?).

Dio, nella sua bontà, si unisce all’intelligenza e al progresso dell’umanità, e si serve dei mezzi che l’uomo inventa per comunicare, tra questi appunto la scrittura… e oggi l’internet.

Dio scrive le “tavole della Legge” in quanto si serve dell’opera umana per manifestarsi. È questa la dinamica del Verbo che divenne carne e abitò tra noi.

Un autentico genitore non versa l’enciclopedia Treccani sul bambino di pochi mesi, ma si ingegna di balbettare con lui.

Anche nostro Padre utilizza i mezzi che l’uomo scopre, man mano che l’uomo (l’umanità) cresce.

Il Padre ci accompagna, non ci scavalca.