Vangelo specchio rivelatore

Vangelo specchio rivelatore

Se siamo viventi di Cristo, il nostro accostarci al Vangelo, è anche uno scoprire chi siamo noi. Nel Vangelo ci specchiamo e ci leggiamo.
Le nostre ricerche psichiche, personali o guidate, servono sempre per conoscere le misure di noi stessi, che né la filosofia né la psicologia sono in grado di scoprire e, quindi, di indicare e di dirigere. Le misure complete, eccessive (greco: perissou, secondo la parola di Gesù) soltanto la rivelazione di Dio ci fa scoprire. Quella rivelazione che si trova nel Vangelo.
Il Vangelo ci guida nella via di Dio, e prima ancora ci indica la via di Dio, che è già stata segnata misteriosamente in noi, e che soltanto il Vangelo ci aiuta a scoprire.
È un po’ analogo alla scienza chimica. L’acqua è conosciuta e usata da sempre: eppure solo la chimica ha scoperto che essa è idrogeno e ossigeno combinati. E poi la fisiologia ci insegna gli effetti dell’idrogeno e dell’ossigeno nel corpo umano.
Orbene, il Vangelo è come la chimica per l’uomo. Esso ci rivela le strutture più misteriose dell’uomo, nelle quali annidano le grandi opere salvifiche di Dio.
Purtroppo per troppi, che si dicono cristiani, il Vangelo è solo un libro del prete, che sì e no riguarda lui, quando deve fare quelle noiose omelie. Non è, per essi, una cosa che li riguarda, anzi che è di importanza salvifica, perciò votale.
Oggi, con l’analfabetismo superato, il Vangelo, anche come mera lettura, è utilizzabile da tutti, anche dagli ignoranti..
26.06.18