Amore e unità

Amore e unità
S. Giovanni nel suo Vangelo esprime due fisse: amore e unione.
Amore di Dio, a Dio, del prossimo, al prossimo. Unione del Padre e del Figlio, nello Spirito, e unione con il Padre e con il Figlio, nello Spirito. Una corrente di amore, che permea e rinvigorisce l’unione.
La visione di Giovanni si basa su un’esigenza di fede, che si fidi di Gesù e delle sue parole.
È bello accettare l’amore di Dio, eppure vorremmo che Lui ci amasse a modo nostro, altrimenti non gli crediamo, oppure almeno trascuriamo l’amore di Dio. Lo stesso Giovanni pone come premessa del nostro amore a Dio, il suo amore a noi. “In questo consiste l’amore: Dio ci ha amati per primo”.
Analogamente avviene per l’amore del prossimo. Se siamo amati, rispondiamo all’amore. Però del prossimo che ci ama, accettiamo solo l’amore del prossimo che ci ama a modo nostro. Eppure l’amore avviene in uno scambio reciproco. Altrimenti noi nutriamo benevolenza, sopportazione, difficoltà “di capirci”.
Tale spinta a selezionare l’amore, accade perché non c’è unione. La distanza ci difende dagli altri. La divisione abbisogna di confini, e il confine è una difesa.
Esiste quasi una difesa fatale. Eppure Dio, per primo, l’ha superata. Il Padre è uno con Il Figlio; il Figlio è uno con i suoi. Dal Padre ogni dono di amore e di unione, se non addirittura di unità. La grande scoperta di Gesù (ossia rivelazione) è proprio questa circolarità, tra Dio e l’uomo, tra gli uomini in Gesù e in Dio. L’odio nasce dalla non fede, più che dal sentimento.
30.04.18