Chiesa è Eucarestia

Chiesa è Eucarestia
Sopprimete l’Eucarestia e quindi sopprimete la Chiesa. Il trasferire su altre manifestazioni, anche pastorali, il crescere della Chiesa, è un triste tentativo di cancellare il cristianesimo. Questa è la chiara intuizione del pensiero massonico, seguito incautamente, nella prassi e nella dottrina, da alcuni preti e da alcuni vescovi.
L’Eucarestia è soppressa, quando si chiudono chiese e si diminuisce la presenza eucaristica. Però esiste una soppressione in comportamenti anticomunitari nel tempo dell’Eucarestia. Li descrive e li denuncia S. Paolo, scrivendo ai Corinzi. Il vivere senza amore reciproco, quando i cristiani si radunano, è il “distruggere” il corpo di Cristo.
È preferibile un prete ignorante, che sa fare “bene” l’Eucarestia, a un prete dotto, che trascura il momento eucaristico magari per insegnare la teologia.
Anche, talvolta, troppe norme rituali sull’Eucarestia, corrono il rischio di soffocare Gesù, sotto una caterva di riti e di sacri paramenti.
Amare Gesù-Eucarestia, Gesù comunità eucaristica, è costruire Dio nel mondo. Che cosa dire di quei vescovi, i quali, pur potendo disporre di molti ministri dell’Eucarestia, diluiscono e diminuiscono le presenze di messe? Se la Chiesa riconosce se stessa nel Gesù presente nell’Eucarestia, l’offuscare la luce eucaristica è cancellare se stessa. Poca Eucarestia è poca Chiesa, e nessuna delle attività, anche pastorali, può sostituire la presenza viva e reale di Gesù, credendo di mostrarlo vivo con opere non eucaristiche o non indirizzate all’Eucarestia.
16.02.18