Dio fedele

Dio fedele
La sicurezza della nostra fede, si basa sulla “fedeltà” di Dio. Dio fedele a sé e alle sue promesse, è una verità ribadita nei salmi, e nelle parole di Gesù e della Chiesa, primitiva e permanente nel tempo.
Sicurezza nella fedeltà.
Anche la teodicea e la filosofia, se si interessano di Dio, giungono a dichiarare la “permanenza” di Dio, nello scoprire in lui il “primo motore immobile”. È un commovente tentativo di definire Dio, l’infinito. Tentativo che richiama il tentativo di cogliere Dio, attraverso i novantanove nomi dell’Islam.
Sono tentativi di cogliere l’essenza di Dio, che sfugge a ogni limite, anche a quello delle “definizioni”. L’uomo che si sforza di alzarsi a Dio, per captarlo, per catturarlo.
Di fronte al Dio della speculazione umana, si pone il vero Dio, che nella storia si presenta “fedele”. Fedele a sé, alle sue promesse, al suo amore.
Una delle promesse, cui Dio è rimasto fedele, è quella “impossibile” della Risurrezione di Gesù. È promessa che completa e sublima la promessa di Dio nel liberare il “suo” popolo dalla schiavitù nell’Egitto.
Nei nostri momenti (o periodi) di dubbio, di tristezza, di impotenza, ci regge la certezza che Dio è fedele, non ritira il suo amore, la sua fedeltà, il suo sostegno, sebbene nascosto. Può cessare il nostro fervore, può incrinarsi la nostra costanza, possono svanire i nostri propositi, ma Lui, il Padre, è fedele!
16.04.18