Gesù esultò

Gesù esultò
In quell’ora Gesù esultò nello Spirito Santo. Perché ai piccoli è stato rivelato il regno. Esultanza perché ha trovato persone semplici che si sono profondamente sintonizzate con lui. L’esultanza della condivisione nella verità e nella carità.
È, quest’esultanza, anche nostra, quando ci sentiamo assieme nella stessa situazione di fede. Possiamo esultare anche con persone mai conosciute, quando le sentiamo in armonia con la nostra esperienza di Dio.
Qualunque persona, che incontriamo in qualsiasi modo: presenza, colloquio, trasmissione scritta, telefonica, radiofonica o televisiva (mi sovviene la trasmissione televisiva di Giacomo Celentano).
Lo Spirito del Padre, è sempre con noi, anche quando le distanze si frappongono, nel sentire altri che condividono la nostra stessa esperienza di fede.
Solo la fede in Gesù permette di vivere gioie comuni, le gioie che nascono da autentiche esperienze di fede, vissuta ed espressa.
Evidentemente non si tratta di quelle persone che, parlando, condividono le nostre idee, ma di quelle persone che, esprimendo se stesse, si illuminano e illuminano il cuore di chi è presente o che comunque viene a contatto con l’esperienza di fede di altri.
Gesù entra in una situazione di esultanza, quando ode il racconto del lavoro “apostolico” dei suoi discepoli. Egli vede l’opera di Dio: Satana precipitare. Il male vinto, la cattiveria superata, l’infedeltà svanita. Ed ecco: “in quell’occasione (ora) egli esultò”. Così possiamo esultare noi pure.
20.04.19