Giustizia di Dio

Giustizia di Dio
Il Vangelo indica un esito diverso tra colui che opera il bene e colui che opera il male. Seno di Abramo e abisso. Benedetti e maledetti, vita eterna e morte. S. Paolo anche ricordando la risurrezione, indica una risurrezione per la vita e una risurrezione per il giudizio.
La divisione è chiara, né la misericordia la cancella. Qui nasce la nostra speranza e il nostro proposito di vivere secondo Gesù.
Quale potrà essere il castigo, il rifiuto di un Padre che ama? Il rifiuto non è da Dio, perché Dio non rifiuta l’uomo, mentre è l’uomo, che può scegliere di rifiutare Dio, quasi di sottrarsi all’influsso dell’amore di Dio.
Come è “imperscrutabile” il pensiero di Dio, così resta misteriosa la sua giustizia. Senz’altro essa non è la vendetta per punizione. Ma quale essa sarà, non ci è dato conoscere, ma fantasticare congetturandola al modo di Dante.
Eppure essa c’è. Non solo l’Antico Testamento, ma anche il Vangelo l’affermano. Noi siamo certissimi che Dio è misericordioso. Perfino se una madre può dimenticarsi di suo figlio, Dio non è così: ci assicura il profeta.
Non sappiamo come “agisce e agirà” la giustizia di Dio. Eppure conosciamo che Dio è giusto, ma… “a modo suo”. Anche nei confronti della giustizia, l’unico nostro atteggiamento è quello di rimetterci, con fiducia e con amore, nelle sue braccia, lasciando solo a lui il compito di essere giusto, perché la giustizia dell’uomo non realizza la giustizia di Dio, come ci assicura la Scrittura.
Resta: noi chiediamo a Dio tutto di Dio: la sua misericordia e la “sua” giustizia.
20.03.18