I precetti di Dio

I precetti di Dio
Aggrapparsi ai valori o ai “precetti”? a ciò che l’uomo (ognuno) stima valido, oppure a ciò che Dio “comanda” come vero?
Serve avere a portata di mano un fantomatico mondo dei valori, che ogni persona forgia a modo proprio? Per il ladro non è valore il non rubare, ma la scaltrezza di non farsi pizzicare. Fa comodo, ma alla fine non genera felicità, ma soltanto un genere di autocompiacimento.
Poi interviene Dio, il totalmente buono, perché si identifica con l’Amore. Da questo Amore sgorgano le esigenze d’Amore, che arrivano a noi come comandamenti. Ossia indicazioni precise per non perdere l’Amore, per rimanere in esso. Le esigenze dell’Amore sono perfette, e lo Spirito di Dio affina la nostra sensibilità perché siamo in grado di distinguere tra le esigenze dell’Amore di Dio e i comandi degli uomini. Il massimo che gli uomini possano indicarci di positivo, è il mondo dei valori: ce lo indicano, sì e no data la società non del tutto innocente, e poi ti dicono: “Adesso ti arrangi!”. Dio mi presenta il suo Amore nella persona concreta di Gesù. Poi non dice “Ti arrangi”, ma ci imprime la forza dello Spirito Santo, non solo per “seguire” Gesù, sebbene per vivere di Lui, Amore e Energia di Dio!
L’uomo nel suo “mondo dei valori” ci mette dentro tutto, virtù e difetti, passioni e piaceri, cioè quanto gli è comodo. Dio nel suo Cristo include l’Amore, la purezza, la beatitudine.
31.03.18