Il Padre mi cerca

Il Padre mi cerca
Io, nel mio piccolo, cerco Dio. Ma prima di tutto, è Dio che cerca me. Mi ha cercato così radicalmente da crearmi. Essere cercati, inseguiti da Dio. Il Pastore che cerca la pecora sbrancata. Dio mi ha sempre cercato. Ogni mattina mi cerca, prima ancora che io dica la preghiera del mattino. Il Padre non può sopportare che io gli sfugga dalle mani, e, soprattutto, dal cuore.
Siamo inseguiti dal Padre che ci ama. Il nostro muoverci verso di Lui, è incerto. Il Suo muoversi verso di noi, è sicuro.
Il salmo: Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Certamente è esaltante questo esser cercato da Dio. Non sono io che tento di raggiungerlo, ma è Lui che sempre mi raggiunge.
In questo si manifesta la Sua misericordia verso di me, pecora confusa e smarrita.
È bello questo sentirmi cercato da chi davvero mi ama. Purtroppo noi spesso cerchiamo qualche persona, non per amarla, ma per avere un giovamento dalla sua presenza, dal suo affetto, dal suo aiuto.
Invece Dio no: mi cerca perché lui ha un “certo bisogno” di amarmi e di assicurarsi che mi fido di lui, e che posso perfino amarlo.
In ogni istante il Padre mi incontra. Gesù: il Padre è sempre con me. Egli non può staccarsi da Gesù e da ogni creatura entrata nel raggio di azione di quel Verbo, per mezzo del quale il mondo fu fatto. Nella Trinità il Padre non può staccarsi dal Figlio. Neppure si stacca da chi, come me, è figlio nel Figlio.
11.04.19