Il rigido

Il rigido
Più si urla, più paura si prova. Più paura si prova e più ci si irrigidisce. Sappiamo che i cosiddetti “caratteri forti”, come si suol dire, sono grosse paure rivestite di corazze. Infatti le corazze sono state costruite per difendersi da un nemico temuto. E se il nemico è soltanto immaginato, si presenta ancor più minaccioso.
Ci sono persone che vedono nemici ovunque, presenti o futuribili! E allora rivestono perennemente la corazza psichica, che è una rigidezza continua e uno stato di allarme. Talvolta frasi comuni, come un buon giorno, possono esser lette come una violenta intromissione, per rovinare una pace, sempre “armata”.
Da tali persone viene la voglia di rimanere a distanza, perché esse sono diventate orsi (o orse).
Certamente la persona serenamente sicura di sé, non abbisogna di armature psichiche supplementari.
Il sereno vive un’esistenza scorrevole, che assume difese soltanto nei casi necessari. Nel resto dei suoi giorni diffonde attorno a sé serenità. Inoltre, ciascuno di noi esporta il materiale che custodisce dentro.
Talvolta la persona rigida e corazzata, anche quando decide di aiutare gli altri, o per scelta libera o per dovere professionale oppure sociale, aiuta in modo violento: non aiuta, ma impone l’aiuto. Così si giunge all’episodio dello scout, che vedendo una persona anziana sul ciglio di un marciapiede, insiste per farle attraversare la strada. Giunto al marciapiede di fronte chiede: “E adesso?”. “Torniamo dall’altra parte, per attendere il bus!”.
20.11.18