L’acqua vino

L’acqua vino
Gesù dice che è venuto per servire, non per essere servito. Il Vangelo tutto è a servizio dell’uomo, soprattutto per il povero e l’ammalato.
Gesù è a servizio non solo a ore o in parte. Servì e serve (lui il Signore!) con tutto se stesso e sempre.
Interessante notare che il Vangelo di Giovanni ci presenta Gesù, che compie il suo primo segno (noi lo diciamo infantilmente: miracolo), proprio quando si trovava “a servizio”.
A Cana c’era Maria. Dal suo comportamento si desume che a-vesse compiti di direzione (comanda ai servitori: fate ciò che lui vi ordi-na!). Con Maria era anche stato chiamato Gesù. Chiamato secondo il testo greco, non necessariamente invitato come spesso si legge. Chia-mato a fianco della madre, della quale Gesù era capofamiglia.
Evidentemente quando viene a mancare il vino, Maria ne viene informata. La situazione non è facile da affrontare: come procurarlo?
Consiglio di famiglia: lo riferisce a Gesù. Sono due in crisi: che cosa possiamo fare tu ed io? Non è venuta la mia “ora”. Comunque si in-terpreti quell’”ora” la situazione non è semplice.
Poi Gesù, servitore, pone a servizio tutto ciò che può, anzi tutto ciò che lui è, lui venuto per servire, e dotato di ogni possibilità per servire, anche della sua unione con il Padre. Il Padre crea, e Gesù crea. Una creazione che deriva da una trasformazione: l’acqua che diviene (!) vino (v.9). Questo verbo “divenire” l’abbiamo incontrato già: Il Logos divenne carne” (Gv 1, 14). Con Gesù dobbiamo abituarci al divenire, come quando i malati diventano sani, e noi peccatori diventiamo santi
20.01.19