Misericordia per tutti

Misericordia per tutti
Noi, che facciamo parte del gruppo di Gesù (=battesimo), non tutti siamo sempre fedeli. Esiste, ed è molto numeroso, il gruppo dei “santi”. Però noi (io?) siamo la pecora sbrancata, persa chissà dove. Eppure quel “dove” è scoperto da un potente osservatorio, che si avvale dell’occhio stesso di Dio, il quale vede molto lontano e in profondità.
Ebbene individua la “pecora smarrita” e la porta con sé.
Le altre sono tutte al sicuro e ci pensa l’autorità umana a dichiararle sante. Ma noi siamo sempre in procinto di perderci, di inciampare, di straniarci. Eppure proprio queste pecore stralunate sono oggetto di cura e di amore.
Anche per quanto noi cerchiamo di reggerci in piedi, capita sempre quel maledetto incidente che ci fa cadere. Ma Lui continua ad amarci.
Quante volte Lui ci ha raccolti e rialzati, e, anziché sgridarci come facevano i nostri genitori e i nostri superiori (O Santo Ufficio!), ci ha riempiti di calore e di carezze. Lui è immensamente buono e caro (è Padre!) e nella sua bontà ci piace riimmergerci, sicurissimi che Lui non riserba rancore.
Noi, pecore zoppicanti e indecise, siamo amati, inondati di misericordia. Quella misericordia che è accolta da chi non si crede a posto sempre e onnipotente. La misericordia, anche trainata da noi “misericordiati” può riversarsi su tutti, particolarmente nei tempi luminosi, come l’Avvento, il Natale, Pasqua, ecc., se tale misericordia partecipiamo a tutti, tramite la preghiera: agli amici, ma anche ai prelati, ai politici, ai ricchi, e agli scienziati.
11.12.18