Nuovo campo di sterminio

Nuovo campo di sterminio
Vedo celebrare in molte maniere la giornata del ricordo: molto shoa, poche foibe. Mi viene però il dubbio che si insinui dentro questa enfasi contri i “campi di sterminio” un fariseismo italiano ed europeo, che non vuol vedere quel nuovo e ampio campo di sterminio che è diventato il Mediterraneo.
Sterminio di gente illusa, che si ripromette di giungere alla libertà e al benessere, e si trova sprofondata nel mare, nel “mare nostrum”, ossia nei nostri lager modernizzati.
Siamo tutti d’accordo che certi esodi di gente illusa debbono ter-minare. Però l’organizzazione umana, e non guidata a muso duro (mi fa ricordare la faccia di un tale che urlava con tono spiccatamente isterico e istrionico da un balcone di Roma, quando io ero bambino) è ben altra cosa di una tragica respinta. Forse mi illudo, ma spero che anche i politici europei ed italiani abbiano un cuore.
Trovo gente che batte le mani al modo di far annegare la gente. Non so se questo è l’atteggiamento di Dio Padre.
La prima reazione è il pianto e la preghiera. La seconda, possibile a tutti, è sottrarre l’appoggio morale e politico ai responsabili di questo errore, a cominciare dagli schiavisti e dagli scafisti. E poi richiamare alle proprie responsabilità umane e politiche quelle persone, che, al dire di Bassetti, si sentono ancora libere e forti.
A una conduzione politica, inficiata da antiumano, poter vedere spuntare e contrapporre una politica umana.
21.01.19