Origine di Gesù

Origine di Gesù 22
Terminiamo queste nostre modeste riflessioni sull’origine di Gesù. Con la nascita di lui, i Vangeli sembra che cambino registri. I Vangeli e tutta la successiva letteratura cristiana, canonica e non, partirà da quell’”apparuit” ricordato nella liturgia.
Il periodo dell’origine, si svolge quasi tacitamente, nei rapporti tra poche persone, prese davvero alla sprovvista. Dice la Scrittura: mi hai intessuto nelle profondità della terra. Qui i singoli angeli, dopo le schiere. Qui i dubbi inziali dei protagonisti. Poi invece pastori e magi. Qui silenzio e fede e dubbi, poi sicurezza e inni. Tanta sicurezza, che ne è consapevole anche Erode, che, come tutti i poteri, la vuole soffocare.
Gli ultimi passi di questo periodo pre-natale, il Vangelo di Matteo lo descrive, sia citando la Bibbia, sia ricordando la pratica adesione di Giuseppe al suo definitivo stato di marito e di padre.
L’evangelista Matteo trova che finalmente, in modo nuovo e definitivo, si avvera la profezia di Isaia: “Una vergine avrà nel ventre e partorirà figlio, e chiameranno il nome suo Emmanuele, tradotto: Dio con noi”.
E la conclusione: “Alzatosi allora Giuseppe dal sonno, fece come gli ordinò l’angelo del Signore e prese sua moglie. E non conobbe lei finché non partorì il figlio e chiamò il suo nome Gesù”.
Finalmente la calma dopo un movimentato periodo, che accompagnò l’origine di Gesù. Adesso nella pace il feto poteva svilupparsi sano e tranquillo.
04.01.2016