Padre con me!

Padre con me!

Voi mi lascerete solo; ma non sono solo: il Padre è con me. Queste sono le parole di Gesù, mentre stava per inoltrarsi nella tremenda solitudine della Passione.

Il Padre è con me. Il Padre è con noi sempre, non si allontana da me e da ogni suo figlio.

Siamo come fasciati dalla presenza abbracciante del Padre. Questo lo avvertiamo proprio quando ci sentiamo abbandonati anche dalle nostre stesse forze, come durante una malattia.
Il Padre è sempre con me: è la sicurezza di Gesù, ed è la sicurezza che istilla in noi lo Spirito Santo.
La liturgia cristiana è quasi disseminata da questo soave ritornello: Dominus vobiscum.
Il latino ha il verbo sottinteso. Molti anche nell’ambiente ufficiale, preferiscono esplicitare il verbo essere con il modo congiuntivo, che diventa un imperativo di augurio. Come se si invitasse il Padre ad avvicinarsi a noi.
Però la traduzione può anche, e meglio, richiedere il verbo indicativo, affermando (e ricordando!) una realtà indiscussa: “Il Signore è con voi!”.
È un lago di dolcezza, nel quale ci sentiamo immersi, perché è la nostra situazione reale.
Talvolta mi suona strano il dire “il Signore sia con voi” subito dopo aver ricevuto Gesù Eucarestia, ancora presente in noi.
È bello ripetere spesso a noi stessi la certezza di Gesù e nostra: “Il Padre è sempre con me!”. È dono di profonda sicurezza.
05.04.19