Preti e verità

Preti e verità
Serpeggia una sfiducia verso il clero, dopo le accuse di pedofilia. Se dobbiamo sfiduciare le persone per la pedofilia, resterebbero al loro posto, militari, magistrati, fornai?
Gesù è chiaro: non sfiducia neppure i suoi antagonisti. Egli indica di distinguere la loro condotta, dal loro insegnamento. “Fate ciò che vi dicono, ma non fate ciò che loro fanno”.
Oggi si può notare uno sport, giornalistico o no, nel denigrare la verità, indicata da Gesù anche attraverso i suoi apostoli (“andate e insegnate a tutti”), solo perché i vasi, che contengono e trasmettono la parola di Gesù, sono crepati.
Purtroppo molti pretendono di condannare le verità di Gesù, trasmesse dalla Chiesa, perché scoprono dei cocci del vaso della verità.
Con ciò si assolvono superficialmente coloro che sono caduti nell’errore o nel peccato. Soltanto, anche se annunciate da voci stonate, le verità di Gesù restano. La mia parola dura in eterno.
Ai cristiani credenti (non tutti i mezzi di comunicazione sono cristiani credenti), rimane il compito di trasmettere la salvezza del Vangelo, e in quanto è loro possibile, aggiustare i cocci, con l’amore, con la preghiera, con l’azione.
Forse a ciascuno di noi (e a ciascuno di noi, poveri peccatori per dono di Dio pentiti) Gesù dice: Vai avanti con la verità da me vissuta e proclamata, ma ogni giorno riaggiusta il tuo comportamento, sicuro che la misericordia del Padre, non desiste mai dall’amarti e dal perdonarti.
13.04.19