Santi nel lager

Santi nel lager  

Oggi tutti ricordano la shoah, il trucidamento degli Ebrei, nel lager di Auschwitz. Non ho letto – a quanto mi è occorso – un solo cenno su una persona, sebbene non ebrea, trucidata ad Auschwitz, e vissuta nella santità in quel lager, e da lì “salita” alla gloria del cielo: Padre Kolbe, anche lui vittima della ferocia della Gestapo.

Io, nel breve periodo postbellico, che trascorsi a Roma per studi, ebbi la ventura di entrare in confidenza con due miei confratelli usciti da Oświȩcim-Auschwitz. Mi interessavo allora della Milizia dell’Immacolata, fondata dal P. Kolbe, e chiesi ai due confratelli notizie sulla morte del P. Kolbe. Così per primo potei comunicare in Italia le circostanze della morte del P. Kolbe, condannato a entrare nel lager proprio come quei miei due confratelli. Comunicavo con loro con quel po’ di tedesco che conoscevo (e che ora ho dimenticato!).

Quei due avevano sperimentato il lager della morte, e all’arrivo dei Russi (comunisti liberatori!) furono liberati e, per non andare in Siberia, si arruolarono nell’esercito di Anders, quell’esercito ricordato nella presa di Montecassino.

Ebrei e clero cattolico erano uniti nel catalogo di morte della Gestapo, dirigente ad Auschwitz. Unico destino, e purtroppo oggi, destino non condiviso nella memoria della shoah, come si sta perpetrando anche nelle pagine di certi giornali.

Mi sovviene anche di Suor Maria Benedetta, santa dichiarata e morta nel lager polacco.

Forse la memoria del sacrificio sarebbe illuminata e vissuta meno atrocemente, ricordando i santi coinvolti.

27.01.20