Semplici con Dio

Semplici con Dio
Il Vangelo chiaramente avverte che i semplici capiscono, intuendole, le parole di Gesù, mentre i sapienti e i “prudenti” non le capiscono. Domanda: i teologi, che sono sapienti, le capiscono? La teologia condanna all’estraneità dalla parola di Gesù? Al tempo di Gesù erano sapienti i teologi (scribi). E dopo?
C’è una ricerca su Dio (= teologia) che si basa su filosofie o altre scienze umane, questa ricerca può intuire le parole di Gesù? La mia ricerca su centinaia di libri di teologia, mi ha oscurato Gesù?
Mi consola il fatto che anche Gesù si sia lanciato nella teologia. Gli evangelisti riportano ampiamente testi di Gesù che parlano di Dio. Quindi esiste una teologia, che non è ricerca speculativa, ma diretta e semplice trasmissione di realtà.
Quindi esistono molte specie di teologia: quella sul tipo di Gesù (che è semplice esposizione della realtà di Dio) e quella sul tipo di interpretazioni (scribi) o sulla forza del sillogismo (usata anche dalla scolastica, influenzata da Platone o da Aristotele).
Esiste anche una “teologia del cuore”: quella che ode la parola di Gesù, la lascia penetrare l’uomo, e si ferma prima a contemplare, e poi anche a dedurre alcune conseguenze per la fede e per la vita.
Questa è la “teologia” (la parola su Dio e di Dio) dei semplici, di quelli che non raggiungono Dio per speculazione, ma che riflettono sulla parola di Dio, che li ha raggiunti. È una teologia prima di tutto di atteggiamento con Dio, nostro Padre.
19.07.18