Verità affettuosa

Verità affettuosa
È sempre bello vedere in Gesù il movimento affettivo ed emotivo del suo agire e del suo parlare. È un esempio per come possiamo (e dobbiamo) vivere il nostro rapporto d’amore con il Padre.
Sto pensando che le “leggi” di Dio, ossia le indicazioni concrete che Dio ci impartisce possono essere pronunciate e vissute in due modi: comandi o esortazioni. Il re e il duce e il legislatore comandano e minacciano. Il padre esorta, quando parla a un figlio più o meno debole.
Il comandante ordina: “Devi agire in questo modo altrimenti ti castigo”.
Il padre: “Non farti del male, comportandoti in modo disordinato. Ti prego, non farti del male!”.
Quando apprendiamo il modo di esortare di un padre buono, cambiamo perfino i versetti più crudi dei salmi ebraici, che siamo obbligati a recitare.
Sarebbe bello che l’indicazione emanata per la recita di compieta, possa essere applicata a ogni ora canonica. Per la compieta c’è un’indicazione che permette di recitare ogni giorno una compieta che più aggrada, quella che è più consona al nostro spirito, e che è utile memorizzare.
Riportare tutto in famiglia, dove il Signore Dio Onnipotente, diventa nostro Padre, quello che incontrandoci ci strizza l’occhio per indicare l’intesa: “Noi due ci comprendiamo”.
Forse abbiamo bisogno di una lettura compiuta affettuosamente, di tutte le verità cristiane espresse, giustamente, in modo dottrinale. Si tratta del semplice modo mistico di sentire la bellezza e la grandezza delle cose di Dio.
03.03.18