Ascolto

Ascolto
Luca ci descrive Gesù, il quale dopo la preghiera di contemplazione, dopo aver scelto i dodici (incluso Giuda il traditore), si recò in pianura e lì molta gente lo incontrò. Una moltitudine, che già aveva il sentore di chi era Gesù. Infatti l’evangelista nota: “per ascoltarlo e per essere guarita da malattie”. Aveva quindi imparato che l’incontro con Gesù si inizia dall’ascolto. Prima Gesù, poi le nostre giuste necessità. È questa la logica insita nel Padre Nostro.
Nelle nostre necessità non è errato il ricorrere a Gesù, ma l’ascolto deve anticipare la richiesta. Così ci riesce più agevole il pregare di ricevere il suo Spirito, che può agire poi in noi, secondo la sensibilità di Dio.
La grazia, che chiediamo, deve prima di tutto, essere la “sua” grazia, quella che ci aggancia a lui, perché solo agganciati a lui, può scorrere da lui in noi il suo Spirito.
Abituati alla sua grazia, comprendiamo, o intuiamo, ciò che lui ha piacere di compiere in noi, proprio perché possiamo fare l’opera di Dio, che è la fede di abbandono in Gesù.
Ascoltarlo prima di essere guariti, anche perché l’ascolto è guarigione e inizio di ogni guarigione.
E poi, l’ascolto è agevole: basta non turarci le orecchie, create per l’ascolto, o non chiudere gli occhi davanti alla lettura del Vangelo, che il Padre ha voluto fosse scritto per i suoi figli, prevedendo l’invenzione della stampa. Orecchie e occhi per la parola di Dio!
15.08.18