La mia vita è Cristo

La mia vita è Cristo
Ricordo, quando da adolescente cantavo: “O Jesu, vita mea es tu, sine te est mors!”. Gesù, tu sei la mia vita, senza di te c’è la morte.
Certamente il testo riandava felicemente alle parole di S. Paolo: “ Per me vivere è Cristo!”. Testo soltanto analogico, ossia per modo di dire, o reale?
Da adolescente, capace di innamorarmi, mi rivolgevo a Gesù, immaginato presente, come l’adolescente si rivolge all’amata: “Tu sei la mia vita!”. La frase era accompagnata da un desiderio di presenza!
Poi lo Spirito, attraverso S. Paolo, mi ha condotto a sapere e a credere, che Gesù non era soltanto l’oggetto per il quale valeva la pena di vivere, ma era lo stesso mio vivere, quasi come se io mi dessi la morte, la affiggerei a Gesù in me. In qualche modo ucciderei in me Gesù, con un’azione di tradimento, tipo Giuda.
Oggi il mio vivere si fa gioioso, appena mi accorgo che Gesù vive in me, e il mio vivere è Gesù! Chissà quale gioia quando unirò il mio Paradiso a quello di Cristo.
Sì: il mio vivere definitivo è Cristo. Il dono di sé, che Gesù largisce a me, lo largisce alla sua Chiesa, e, nella Chiesa, al mondo. La mia gioia di vivere Cristo, è un dono di Dio al mondo, perché “nessun uomo è un’isola” (Merton).
La gioia di essere Cristo, che vive in me, penetra il mio giorno e la mia notte, il mio divertirmi e il mio lavorare, il mio riflettere, il mio scrivere e il mio contemplare. La mia vita di anziano, che attende l’abbraccio definitivo del Padre!
25.06.18