L’anticristo strisciante

L’anticristo strisciante
Noi, quando si parla di menzogne, ricordiamo le bugiette, del bambino o degli adulti.
Giovanni, nella sua prima lettera, è categorico: “Chi è bugiardo se non chi nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anti-cristo: ossia colui che nega il Padre e il Figlio” (I Gv 2, 22).
Un genitore, che è severo con il bambino che dice bugie, ma non si interessa di aiutare il bambino a credere in Gesù, da che parte sta? L’insegnante e il programma scolastico che stimano la persona di Gesù, ininfluente per la storia umana, da che parte stanno? Il catechismo che confina l’essenza di Gesù, in una sola domandina, come si colloca? Il predicatore che s’infervora contro qualche vizio, e abbandona Gesù nella penombra, da che parte si colloca?
Pur di far parlare con meraviglia di Gesù, il Padre ha inventato lo shock della Risurrezione. Il Padre sembra che oltre non potesse andare, pur di porre in evidenza il suo e il nostro Gesù: parto verginale, miracoli sui malati, perfino sulla fame della gente, e poi Risurrezione e presenza dello Spirito che testimonia che Gesù è il Signore…
E verso Gesù una marcata indifferenza, perché lui non fa aumentare il conto in banca. Perfino tra coloro che si dicono di Cristo, cristiani!, è più importante il triduo a Sant’Eusebio, sono più importanti gli esorcismi, i pellegrinaggi di qua e di là, la benedizione di abiti e di cibi, le curiosità sul nuovo parroco…
È vero: esiste un anticristo strisciante.
02.01.18