Dio vede il bene

Dio vede il bene
È proprio vero che Dio scrive dritto anche sulle righe storte. È la misericordia del Padre, che sa ricavare il bene anche dal male. Questo in modo sublime, quando si tratta delle morte di Gesù. Gesù, oltre la creazione sopra la creazione, è il dono, il gioiello più prezioso ai suoi figli: Gesù, ossia Dio regalato all’uomo; l’uomo, anziché esserne profondamente riconoscente, fa scempio di Gesù. Eppure nessun male, neppure il deicidio, è un male sul quale Dio non possa far emergere la potenza della sua misericordia.
Scendendo con lo sguardo, guardiamo i mali da noi perpetrati, i mali patenti e i mali occulti, occulti perfino agli occhi di chi li commette. Dio scruta il cuore degli uomini, non solo per punire, ma principalmente per guarire.
La Scrittura ricorda, tra l’altro, il delitto di David. David, grazie alla voce del Profeta, si accorge dell’enorme delitto di adulterio e di soppressione del marito tradito, ed entra in un patimento così straziante che è espresso anche nel magnifico salmo cinquanta.
Anche i nostri errori sono guardati con benevolenza trasformatrice dei cuori. Quante opere buone, anche religiose, noi abbiamo compiuto più per accontentare la nostra vanità o la nostra affermazione, proprio da autentici farisei quali siamo, che non per Dio e per il prossimo. Ma il Padre, oltre la bontà di farci accorgere delle nostre distorture, sa anche farci riconoscere che da quelle opere, anche sgangherate, ha ricavato del bene per altri suoi figli. Lui sa interpretare il bene anche là, dove noi abbiamo vissuto il nostro egocentrismo. Egli sa ricavare conseguenze positive, anche dalle nostre azioni distorte, e fa ricadere anche su di noi il bene, da noi sconosciuto, di quelle stesse azioni.
26.01.18