L’impossibile e Dio

L’impossibile e Dio
Vangelo di oggi: “Non disturbare più il Maestro, ormai tua figlia è morta”: Tutto è perduto per la gente. Ma non per Gesù, perché esiste sempre una risorsa: la tua fede e la mano di Dio, che può fermare gli uomini (vedi la liberazione degli Ebrei dall’Egitto) e la natura da lui creata e da lui soggetta a cambiamento. Fede e mano di Dio. Soprattutto nelle situazioni che si presentano disperate.
Se il cuore del Faraone si indurisce, non compie la nuova schiavitù degli Ebrei, ma lascia gli Egiziani, che corrono verso la propria distruzione.
Nessuna parola di Dio resta inefficace: dice Gabriele a Maria. Frase che indica che a Dio tutto è possibile, come troviamo scritto in altra parte: “Impossibile la cosa per gli uomini, ma non per Dio”. Dio è potente al di sopra degli uomini, perché “ha fatto il cielo e la terra”.
L’uomo sbaglia, anche quando si illude di compiere ciò che a lui sembra bene. Ma Dio vede e provvede oltre ogni decisione degli uomini, che sono piccoli e fallosi, tanto più fallosi, quanto più testardi, anche nelle decisioni, che influiscono sulla vita degli altri. E questa calamità non avviene con un Francesco Giuseppe, con uno Hitler, con un Mussolini, ma anche con padre di famiglia, un capufficio, un vescovo, o un superiore religioso. Dove troviamo testardaggine, troviamo debolezza e povertà di idee.
Gesù interviene: “Tu solo credi”. Non per nulla i discepoli chiedono: “Aumenta la nostra fede!”. Aumenta? Dona l’inizio della fede, perché anche la nostra fede è nelle sue mani, essendo frutto dello Spirito Santo. È Dio, che deve istillare in noi fede, speranza e amore. In ogni azione siamo nelle misericordiose mani di Dio. E questa realtà davvero accettata e gustata, provoca in noi quella serenità, che è frutto di Spirito Santo.
31.01.2016