Specchi di Dio 23
Ogni creatura, in particolare le donne e gli uomini sono specchi che accolgono e riflettono la luce di Dio. Anche sotto questo aspetto promuovono, consciamente o inconsapevolmente, la gloria di Dio.
Già di Gesù leggiamo, nella Lettera agli Ebrei, che egli è il riflesso della presenza della gloria di Dio.
Tutta la creazione è riflesso della presenza e dell’opera del Padre.
Gesù sottolinea in particolare i bambini, i cui angeli vedono la faccia di Dio.
“Le sue proprietà invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si rendono visibili all’intelligenza delle creature del mondo nelle opere da lui fatte” (Rm 1, 20).
Talmente è chiaro il riflesso di Dio nelle creature, che in esse si scopre Dio, che ne va glorificato. Invece chi rifiuta di riconoscere Dio nelle sue opere, è inescusabile. Si ritenne sapiente, mentre diventa sciocco.
Ricordo quella conosciuta astronoma, che si professava atea. Una scienziata sciocca.
Vedere i riflessi di Dio in ogni creatura fa diventare sapienti. La sapienza diventa riconoscenza. La riconoscenza è già amore. Quell’amore a Dio, che è l’apice dei nostri desideri.
Il contemplativo non è solamente chi si raccoglie in un silenzio meditabondo, ma anche chi apre gli occhi sulle “grandezze” di Dio, seminate attorno, ovunque.
Guardate i fiori del campo: ci stimola Gesù.
20.01.20