Piena di gioia 2

Piena di gioia 2
Dio raggiunge Maria, e questa è piena di gioia, proprio perché “il Signore è con te”. La gioia viene da Dio e con Dio. Gesù è il “frutto” di questa gioia trasmessa da Dio, e perciò dove arriva lui arriva la gioia. La sperimenta Simeone, che loda Dio. E poi la sperimentano i poveri, gli affamati, i miracolati, i consolati dalle parola del Vangelo, appunto dalla buona notizia, che inizia a prendere consistenza e visibilità a iniziare dal “Godi, piena di gioia!”.
Il dolore e la sofferenza non sono prodotti divini, ma conseguenza della caducità e della cattiveria. “L’uomo nemico” semina la zizzania, ogni tipo di zizzania nei cuori degli uomini. Di tale zizzania bisogna liberarsi, come indicano il Vangelo e le lettere degli Apostoli.
Conservare la gioia, non turbarla: “abbiate pace in voi” ci sprona l’apostolo.
Per il figlio di Dio, ogni figlio di Dio, è possibile sorridere e mantenere la serenità, anche nelle sofferenze, nei limiti imposti dalla natura o dall’opera, spesso malefica, dell’uomo. La gioia è la cifra di Dio. “Il mondo godrà, voi soffrirete, ma ritornerò e il vostro cuore riprenderà a gioire”.
Quella ripresa di gioia completa, che il Padre riserva a coloro che lo amano. A cominciare dal nostro Gesù Risorto, per raggiungere la nostra risurrezione. Allora ancora una volta e sempre, Dio arriva a noi, quando noi arriveremo, sciolti da “questo corpo di morte”, nell’immersione totale in Lui. Gioia finale, ogni giorno pregustata nella speranza.
13.09.18