Uomo completo
Fa riflettere la parola di Paolo: “Rendere ciascun uomo perfetto in Cristo”.
L’uomo trova la propria completezza soltanto con Gesù.
In Gesù assaporiamo tutto il valore di quel “la verità vi renderà liberi”. A cominciare da quella verità possibile, che è la sincerità.
Su questa linea si pone anche la confessione, quella iniziale in ogni messa, e quella altrettanto liberante nel sacramento della penitenza.
Gesù è la vera completezza umana, perché lui è il raggiungimento e dell’opera di Dio nel mondo, e della nostra tensione naturale verso Dio.
Gesù completezza, anche perché senza di lui, lo Spirito del Padre non raggiunge l’uomo.
Gesù ci completa perché solo in lui la verità non è una bella astrazione, ma la concretezza personale e storica. Senza di Gesù una parte di noi resterebbe mutilata. Anche coloro che pensano di non aver bisogno di Gesù, senza di lui non gusterebbero la luce, perché ogni luce è creata “attraverso il Verbo”.
Uomo perfetto in Cristo, ripetiamo. Senza Gesù, saremmo mezze persone. Paolo accenna alla mancanza di Gesù, per esempio nella Lettera ai Romani: “ripieni di ogni malvagità, cattiveria, cupidigia, malizia, invidia, omicidio, lite, frode, malignità, maldicenti, calunniatori, odiatori di Dio, insolenti, superbi, orgogliosi, ideatori di male, ecc. ecc. (Rm 1, 28 e ss.). Gesù ci rende completi, purificandoci da ogni male.