Il ponte della preghiera

Il ponte della preghiera
Si può superare la tirannia della tecnica? Un superamento facile e immediato è la preghiera. Questa può superare e trasformare la tecnica, a servizio dell’uomo e a riconoscenza a Dio, quel Dio che creò e crea il cosmo, e che sta nel cuore dell’uomo anche quando egli crea, nell’arte, nel pensiero, nell’aiuto materiale alla vita umana.
La preghiera anche con pietà per le vittime della tecnica, soprattutto per i morti direttamente causati da una tecnica forsennata. La preghiera ci ricorda l’unico ponte, destinato a non crollare mai, eppure un ponte che noi riusciamo a far crollare: è il ponte tra noi e il Padre, attuato dalla preghiera fiduciosa. La preghiera ricostruisce il ponte più importante e lo ricostruisce immantinente.
È un ponte subito gettato ed efficiente, perché è garantito, monitorato, costruito dallo stesso Spirito del Padre.
L’immersione nella preghiera, anche durante il pianto, risveglia speranza, fiducia, letizia nel buio. Anche se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me: il tuo vincastro mi dà sicurezza. E questa sicurezza, mi fa dirti, per me e per i miei fratelli che piangono: restituiscimi la gioia della tua salvezza. Quella tua gioia che restituisce alla vita me i fratelli che includo nella mia preghiera, e, quindi, nella mia gioia, che diventa sollievo nello Spirito.
Padre, ti invoco in Gesù: restituisci a tutti la gioia della tua salvezza.
19.08.18