Parole di vita eterna

Parole di vita eterna
Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna.
Queste frasi di S. Pietro, mi ritornano in mente, mentre sto leggendo con molto interesse un testo di teologia.
Questo testo mi aiuta, mi chiarisce le idee, mi indica anche un comportamento, eppure alla fine sento nel mio cuore che solo Gesù ha parole di vita eterna.
Non parole belle che indicano un giusto percorso. Ma parole che istillano in me la vita eterna, nello stesso momento che le leggo, le odo, o le rammento.
Quando ci troviamo nel gorgo delle nostre difficoltà o dei nostri limiti, e lo Spirito ci fa sovvenire il “Beati i poveri nello Spirito”, allora si fa chiaro e bonaccia nei nostri cuori e nella nostra mente. Infatti in quella situazione non occorre che risolviamo subito le nostre noie, ma che ci affidiamo a Gesù, che ci dichiara beati. Non beati perché usciamo finalmente dalla nostra povertà, ma perché già nella nostra povertà scopriamo la dolcezza della parola di Gesù.
Gesù trovò l’inizio della sua “gloria” sulla croce, non sfuggendo alla croce. Se Dio vuole farci uscire dalla povertà (ecco la risurrezione, o l’anticipo della risurrezione), lo può fare. Però lui può già farci gustare la “beatitudine” della povertà, se essa è un trovarci già nel Regno dei cieli, cui la parola ci dà il diritto di entrarvi. “Di essi è il Regno dei cieli”. È e non sarà. Perché ora Gesù è con noi, dentro alla nostra povertà, come è presente in un misero pezzo di pane, e non in una torta a più strati.
Una grande grazia è la parola di vita eterna, che anche il Vangelo riecheggia.
18.04.19