Voi luce

Voi luce
Voi siete la luce del mondo. Questa di Gesù è un’affermazione, che indica un presente. Siamo luce. Brilliamo in modo che vedano gli uomini e glorifichino il Padre, che ci ha costruiti nella luce.
Nel credo noi ci dichiariamo sicuri che il Figlio è Luce da Luce. Sono tentativi di dire l’indicibile: Dio. Però per dare corpo alla nostra fede ogni espressione è utile, e ogni espressione è insufficiente. Quella Luce da Luce è la stessa unica luce, ed è luce nella luce.
Tra i modi poveri di indicare che noi siamo cristiani, è quello di far l’analogia tra la luce di un satellite (luce riflessa) e la luce dell’astro che l’illumina. È un modo quasi parabolico, ma né esauriente né felice. È un aggrapparci sugli specchi. Come il Figlio è la stessa luce del Padre (Io e il Padre siamo una realtà unica), così il cristiano è la stessa luce di Cristo, data la sua connessione profonda con Gesù, espressa, sebbene incompletamente, con il paragone con il Corpo Mistico (mistico ossia reale!): noi membra sue, lui il capo. Anche questo è un commovente sforzo di accennare a una realtà inspiegabile.
Il linguaggio parabolico e analogico, quando tentiamo di accennare alle realtà che riguardano Dio, non può e non deve essere esaustivo, né veramente adatto. Ma non ne abbiamo un altro. E ogni ulteriore sforzo, non produrrà, per la realtà, nulla di nuovo, ma per chi cerca di pronunciare le cose di Dio, può essere una scoperta gradita.
Gesù Luce nella stessa Luce di Dio. Noi luce nella stessa luce di Gesù. Forse il fatto che la Genesi ponga all’inizio della creazione la luce non prodotta da astri, può aiutare la nostra fantasia, quando ci incontriamo con il “Voi siete luce”.
05.02.2016